Biografie di alcuni personaggi
(parte 7/8)
I

Gandolfo prof. Antonino
(Pittore 1841-1910)
Gli scriveva il Carducci in data 24 novembre 1861: "Ella... aggiungerà onore all'Italia e alla più bella e classica isola. Se Ella alla stagione nuova va in Firenze per ragion di studio e vi si trattiene, facilmente avrò il piacere di rivederla nella prossima estate: piacere che io affretto col pensiero ansiosamente. Intanto La si ricordi di me; e dove io possa servirla se ne giovi pure"(Lettere, vol II: 353. Edizione Nazionale delle Opere di G. Carducci, Bologna 1939).
A Firenze il Gandolfo dovette venire a conoscenza della nuova maniera pittorica dei macchiaioli e dovette affinare il suo gusto accostandosi alle tele dei grandi maestri, a quelle di Raffaello, del Correggio, e di Tiziano. Ma il nostro pittore, tentato prima da mille seduzioni che lo avevano spinto a lasciare la sua città, aveva finito con lo stancarsi e con il desiderare di ritornare alla sua terra.
E qui tornò definitivamente con la ferma intenzione di continuare da solo la via intrapresa verso cui si sentiva decisamente portato.
da A. D'Antoni : L'ambiente letterario-artistico dell'Ottocento Catanese ed il pittore Antonino Gandolfo. Tesi di laurea - 1967
Tornato a Catania nel 1861, il Gandolfo, erede di un cospicuo censo, continuò il suo iter pittorico più per diletto che per guadagno: molti suoi quadri furono infatti regalati.
Perduta la prima moglie, Giovanna Mangioni nel 1874 e poi, l'anno successivo, per croup difterico, il figlio avuto da lei, Luigi, sposò in seconde nozze Maria Grancagnolo, che spessissimo posò per lui e da cui ebbe quattro figli. Insegnò nella Scuola d'Arte e Mestieri e amò tanto vivere in disparte che, schivo di ogni plauso o lode, rifuggì dagli onori che non gli fossero meritatamente offerti.
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